domenica 28 luglio 2013

Impiantati falsi ricordi nei topi, come nella fantascienza.

Le fasi dell'esperimento con il quale sono stati costruiti falsi ricordi nella mente dei topi (fonte: Evan Wondolowski/Collective Next)
Fonte: ANSA Scienze
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Falsi ricordi impiantati nella mente di un topo, come in un film di fantascienza, per comprendere meglio come mai nell'uomo la memoria sia così fragile da percepire come autentici ricordi che non sono affatto tali. Un problema che riguarda, per esempio, l'attendibilità di un testimone oculare in un processo.

Come nel mondo evocato dal film ''Total Recall'', ispirato al racconto 'Ricordiamo per voi' di Philip Dick, l'esperimento descritto sulla rivista Science ha manipolato per la prima volta i ricordi di un topo utilizzando una combinazione di tecniche ottiche e genetiche. E' stato possibile grazie ad un'azione che in una manciata di millisecondi è riuscita ad alterare i circuiti nervosi interferendo 'in tempo reale' nel ritmo rapidissimo al quale funzionano i circuiti nervosi. Sono riusciti a farlo i ricercatori del Centro per la genetica dei circuiti neurali che fa capo all'Istituto giapponese Riken e al Massachusetts Institute of Technology (Mit).

Costruire falsi ricordi non è certamente l'obiettivo dell'esperimento, che punta invece a comprendere i meccanismi che portano l'uomo ad avere ricordi inaffidabili e alterati. Finora, infatti, non era affatto chiaro come mai i ricordi possano essere facilmente alterati e come le rappresentazioni mentali possano essere condizionate da stimoli esterni, creando ricordi apparentemente accurati, ma completamente falsi.

Coordinati da Steve Ramirez, i ricercatori hanno fatto sì che topi immersi in un particolare contesto ricordassero cose totalmente diverse rispetto all'ambito nel quale si trovavano. Per costruire i falsi ricordi hanno stimolato le cellule nervose che si trovano nell'area del cervello chiamata 'giro dentato' e che fa parte di quel vero e proprio 'magazzino della memoria' che è l'ippocampo.

Quando hanno notato che queste cellule venivano attivate da una leggera scossa elettrica somministrata ai topi, i ricercatori hanno spostato il topo in un altro ambiente, molto più tranquillo. Qui hanno stimolato gli stessi neuroni che avevano reagito allo shock, che hanno risposto richiamando alla mente il ricordo della paura, nonostante il nuovo ambiente fosse privo di minacce. Il brutto ricordo ha continuato a riaffiorare nella mente degli animali ogni volta che questi venivano riportati nella gabbia tranquilla, nella quale non avevano subito alcun trauma.

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