mercoledì 26 giugno 2013

Nuova tecnica di vaccinazione, utilizza nanoparticelle d'oro che imitano i virus.

Un vaccino basato su nanoparticelle d'oro che imitano un virus (fonte: EPRUI)
Fonte: ANSA Scienze
------------------------------
Una nuova tecnica di vaccinazione utilizza nanoparticelle d'oro che imitano i virus. Descritta sulla rivista Nanotechnology, la tecnica si deve a un gruppo di ricerca della Vanderbilt University a Nashville, in Tennessee, ed é stata testata in laboratorio per neutralizzare il virus respiratorio sinciziale (Rsv), la causa principale di infezioni respiratorie nei bambini e anziani.

Gli effetti negativi del virus Rsv vengono, in parte, da una specifica proteina, chiamata proteina F, che riveste la superficie del virus. La proteina permette al virus di entrare nella sostanza acquosa e viscosa presente nelle cellule (il citoplasma) e fa in modo che le cellule aderiscano fra loro, rendendo il virus più difficile da eliminare. Ed è proprio contro questa proteina che si è concentrata la nuova tecnica di vaccinazione.

A differenza degli approcci tradizionali, che utilizzano come vaccini virus morti o inattivi, il nuovo vaccino si basa su minuscoli tubi d'oro, larghi appena 21 nanometri e lunghi 57 nanometri, di forma e dimensione simile al virus Rsv.
Per renderle simili al virus, le nanobacchette d'oro sono state poi rivestite con la proteina F e sono state testate sulle cellule immunitarie prelevate da campioni di sangue di persone adulte. In particolare sono state testate sulle cellule dendritiche che funzionano come 'spie' del sistema immunitario: prendono informazioni dai virus, come in questo caso, si informano della presenza della proteina F e danno queste informazioni alle cellule del sistema immunitario, come le cellule T, che possono organizzare un'azione contro il virus. Una volta rivestite con la proteina F, le proteine sono state aggiunte a un campione di cellule dendritiche hanno stimolato la proliferazione delle cellule T, dimostrando che riescono a stimolare una risposta immunitaria. I test hanno anche mostrato che le particelle non sono tossiche per le cellule umane, aumentando il loro potenziale applicativo nei vaccini.

Nessun commento: