martedì 1 dicembre 2009

Identificato nuovo anticorpo in pazienti con pancreatite autoimmune.

Fonte: MolecularLab
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L'anticorpo, simile alla proteina umana UBR2, è diretta alla proteina PBP di Helicobacter pilori.
Uno studio frutto della collaborazione tra i ricercatori dell'Università di Verona, l'ateneo di Genova e l'istituto Gaslini della città ligure, pubblicato oggi dal "New England Journal of Medicine", tra le più prestigiose riviste scientifiche di medicina internazionale, descrive l'identificazione di un nuovo anticorpo presente nella maggior parte dei pazienti con pancreatite autoimmune e assente in quasi tutti i pazienti con cancro del pancreas.La ricerca, finanziata dal ministero dell'Università, è stata condotta da due equipe di ricercatori, genovesi e veronesi, guidati rispettivamente da Antonio Puccetti, responsabile del laboratorio di immunologia clinica del Gaslini di Genova e da Luca Frulloni e Claudio Lunardi, entrambi docenti della facoltà di Medicina dell'Università di Verona.Tale anticorpo è diretto contro una particolare porzione della proteina PBP dell'Helicobacter pilory che presenta una similitudine con una proteina umana (UBR2) presente nelle cellule del pancreas.
Questo meccanismo è definito di "mimetismo molecolare" ed è uno dei possibili meccanismi attraverso cui un agente infettivo può indurre una malattia autoimmune, una malattia cioè in cui il sistema immunitario aggredisce cellule e tessuti del nostro organismo."Dal punto di vista clinico, questo test è importante perché aiuta nel discriminare la pancreatite autoimmune dal cancro del pancreas – spiegano Claudio Lunardi e Luca Frulloni -. Bisogna infatti tenere presente che alcuni pazienti si sottopongono ad intervento chirurgico nel sospetto di cancro del pancreas e invece sono affetti da una pancreatite autoimmune che risponde molto bene alla terapia cortisonica".La pancreatite autoimmune è una malattia caratterizzata da una aggressione immunitaria della ghiandola pancreatica; le sue caratteristiche e i criteri diagnostici sono stati definiti solo negli ultimi anni. Il problema maggiore posto dalla pancreatite autoimmune è la diagnosi differenziale con il temibile cancro del pancreas.Identificare un nuovo marcatore che possa aiutare a distinguere la pancreatite autoimmune dal tumore del pancreas è un passo avanti fondamentale dal punto di vista clinico. Il lavoro condotto, quindi, verte essenzialmente sulla identificazione di un nuovo anticorpo presente nella maggior parte dei pazienti con pancreatite autoimmune. "Questo anticorpo è diretto contro una piccola porzione di una proteina dell'Helicobacter pylori che è simile ad una proteina umana presente nelle cellule del pancreas – spiegano Lunardi e Frulloni -. L'anticorpo diretto contro la proteina batterica riconosce anche la proteina umana, scatenando pertanto l'aggressione immunitaria nei confronti del pancreas. I risultati di questa ricerca sono di grande aiuto nella pratica clinica e sono confermati in un numero di pazienti molto ampio".

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