giovedì 8 ottobre 2009

Un gene a prova di sonno.

a cura di Mariachiara Albicocco e Sara Occhipinti

Nei laboratori scientifici dell'Università di Stanford in California, ad una certa ora, tutte le cavie si abbandonano al sonno e vanno a dormire...Tutte? No, non proprio tutte!Un gruppo di tenaci roditori non cede alle lusinghe della stanchezza e persiste: corre, corre instancabilmente sulla sua ruota! Topi stacanovisti verrebbe da dire, insonni si potrebbe aggiungere. L'attributo più corretto è, però, mutanti.Sì, sono una colonia di topi mutanti, nel cui DNA i ricercatori californiani hanno impiantato un gene chiamato DEC2 che presenta una particolare variazione. Questa mutazione è responsabile dell'aumento del ritmo di attività dei topi studiati e della riduzione del loro periodo di sonno.
La storia della scoperta del gene in questione è curiosa.Una signora di 68 anni si presentò, anni or sono, al centro sonno-veglia di un'università americana, raccontando di come riuscisse a vivere una vita eccezionalmente attiva pur dormendo una manciata di ore per notte. Sia la signora che la figlia, infatti, coricandosi sempre alle 22 e svegliandosi alle 4 del mattino, riuscivano ad affrontare giornate piene di impegni di lavoro, viaggi, lezioni di danza e quant'altro.I ricercatori dell' Università di San Francisco, interessati alle insolite abitudini delle due donne, cominciarono a studiarne il genoma e, 9 anni dopo, sono riusciti ad isolare il gene DEC2 la cui mutazione non è riscontrata in persone "dal sonno normale", quelle cioè che sono abituate a dormire 8 ore a notte per sostenere a pieno ritmo una giornata di lavoro...a vostra discrezione se aggiungere una lezione di tango o due ore di pilates.
Solo a questo punto, e qui ritorniamo allo studio da cui siamo partiti, gli scienziati di Stanford hanno impiantato il gene DEC2 nei topi e tuttora ne stanno studiando gli effetti. Per il momento è stato osservato che i topi mutanti, oltre a dormire di meno, riescono a correre su una ruota ben un'ora e mezza in più di quelli normali.
Uno degli obiettivi principali dei ricercatori è capire quanto la genetica influisca sull'indole e sul temperamento delle persone.
D'ora in poi, potremmo avere una scusa in più per crogiolarci nel letto. Ci basterà pensare che i geni stanno dalla nostra parte.

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