sabato 17 ottobre 2009

Studio evidenzia che una buona igiene delle mani non è sufficiente a prevenire l'influenza suina.

Fonte: Cordis
Proprio mentre l'influenza suina investe il mondo, un nuovo studio della London School of Hygiene & Tropical Medicine, nel Regno Unito, evidenzia che alcune delle misure raccomandate dagli esperti potrebbero rivelarsi inefficaci nel rallentare la diffusione dell'influenza suina sul lungo termine. Nello studio, presentato sulla rivista BMC Public Health, i ricercatori ritengono che il risultato di una migliore igiene delle mani nelle scuole elementari potrebbe portare esclusivamente una breve "tregua" nella lotta per prevenire il diffondersi dell'infezione. I dati evidenziano che i bambini sono esposti a un rischio di contrarre l'influenza H1N1 doppio rispetto a quello corso dagli adulti. Questo recente studio pilota ha rilevato come i bambini non siano diligenti quanto gli adulti nell'adottare e mantenere le abitudini igieniche promosse dalle istituzioni che si occupano di salute perché ritenute efficaci nella prevenzione di questa e altre malattie. I ricercatori, coordinati dal dottor Wolf-Peter Schmidt, hanno cercato di identificare qual è l'attuale necessità di migliori misure per l'igiene delle mani in modo tale da individuare i fattori che ne diminuiscono l'efficacia e per valutarne il grado di accettazione e di realizzabilità. Per analizzare quale percezione hanno insegnanti e bambini dei vari protocolli di igiene per le mani, i ricercatori hanno impiegato metodi qualitativi. I dati sono stati raccolti presso quattro scuole elementari situate nell'area orientale di Londra. La valutazione è stata effettuata anche sulla base di aspetti pratici e abitudini, di cui i ricercatori sono venuti a conoscenza mediante colloqui di gruppo, domande rivolte ai bambini e lezioni dedicate alle abitudini igieniche appositamente organizzate. I ricercatori hanno intervistato anche il personale che lavora nelle infermerie degli istituti. Sulla base dei dati raccolti, il team ha potuto determinare che la motivazione degli insegnanti affinché i bambini imparino e comprendano l'importanza di una buona igiene è maggiore di quella dei genitori. Quello che è necessario è però mettere a disposizione delle scuole prodotti che possano garantire l'efficacia delle pratiche igieniche. I risultati hanno dimostrato che nelle scuole vengono insegnate le basi per una buona igiene personale, in particolare ai bambini più piccoli. I ricercatori ritengono, tuttavia, che l'attuazione più intensiva di misure igieniche sia ostacolata da altre questioni legate alla salute e dalla mancanza di tempo. "L'obiettivo alla base dell'insegnamento e del potenziamento di buone abitudini igieniche è più pedagogico che legato alla volontà di controllare l'infezione. I bambini, a prescindere dall'età, hanno una buona conoscenza delle pratiche igieniche e di come avviene la trasmissione dei germi" si legge nello studio. "Gli interventi per l'igiene delle mani godono di un buon livello di accettanza e fattibilità, ma solo temporaneamente, in occasione di [una] particolare emergenza sanitaria come può essere un'epidemia di influenza ed esclusivamente se i disinfettanti per le mani consigliati non richiedono di essere risciacquati" ha affermato il primo autore dello studio, il dottor Schmidt. "In molti posti potrebbero esserci dei problemi logistici che ostacolerebbero la fornitura alle scuole dei prodotti adatti. L'igiene delle mani è importante soprattutto nella prevenzione delle infezioni gastro-intestinali. L'efficacia dell'igiene delle mani in riferimento alla diffusione dell'influenza non è altrettanto chiara, ma certo può essere promossa come misura precauzionale anche in assenza di prove evidenti dei suoi effetti", ha aggiunto. "Il nostro studio evidenzia i problemi pratici legati all'attuazione di pratiche migliori per l'igiene delle mani".
Per maggiori informazioni, visitare: BMC Public Health:
http://www.biomedcentral.com/bmcpublichealth/ London School of Hygiene & Tropical Medicine: http://www.lshtm.ac.uk/
ARTICOLI CORRELATI: 30832, 31235, 31326
Categoria: VarieFonte: BMC Public Health; London School of Hygiene & Tropical MedicineDocumenti di Riferimento: Schmidt, W-P., et al. (2009) Formative research of hygiene interventions for influenza control in UK primary schools. BMC Public Health (in corso di stampa), pubblicato online il 15 ottobre. DOI: 10,1186/1471-2458-9-390.Acronimi dei Programmi: MS-UK C-->Codici di Classificazione per Materia: Istruzione, formazione; Valutazione; Servizi/prestazioni sanitarie ; Scienze biologiche; Metodi di misurazione; Medicina, sanità; Sicurezza; Ricerca scientifica
RCN: 31366

1 commento:

claudio sauro ha detto...

Cos'è, il "Nuovo Ordine Mondiale" che diffonde simili notizie.
Ancora con l'inflenza suina!!!!!!!!
Finora in tutto il mondo ci sono stati poco più di mille morti
L'anno scorso per l'influenza stagionale solo negli Stati Uniti ci sono stati 32.000 morti.
E non si parla solo di anziani decrepiti o di ammalati gravi, ma anche di giovani ai guali magari non era stato riconosciuto un focolaio broncopolmonare e non sono stati correttamente curati.
Ovviamente anche i giovani con patologie che possono comportare immunodepressione.
Vi è un giro di affari enorme riguardo al virus dell'influenza suina.
Hanno montato una campagna terroristica come se fosse in arrivo la peste bubbonica.
I bambini nelle scuole con le mascherine............
Oltretutto pare che il vaccino abbia parecchie controindicazioni.
Pertanto io non mi vaccino,ma utilizzerò immunostimolanti, come le antocianine, la liquirizia, l'estratto di echinacea, l'ossido di zinco in piccole dosi.
Sono cinque anni che non prendo un rafreddore, in cinque anni ho chiamato il medico sostituto solo per un giorno nel quale sentivo un leggero malessere ( mal di testa più che altro)
Ho trovato in particolare la liquirizia eccellente per prevenire le forme influenzali e virali in genere.
Sembra l'uovo di Colombo, ma 10 GR di liquirizia stimolano fortemente le difese immunitarie, aumentano gli interferoni cellulari e stroncano i virus sia RNA che DNA.
Provate, magari associando della confettura di mirtillo.