mercoledì 21 ottobre 2009

250 milioni di pagine di testo ...in un Chip.

Fonte: Le Scienze

Il successo della ricerca è dovuto a un’innovativa tecnica di dopaggio selettivo, grazie al quale è possibile aggiungere in modo controllato particelle di nichel a un substrato di ossido di magnesio in modo che i cluster di non superino i 10 nanometri quadrati.
Gli ingegneri della North Carolina State University hanno realizzato un nuovo materiale che permetterebbe di costruire un chip per computer delle dimensioni di un’unghia che permetterebbe di memorizzare l’equivalente di 20 DVD ad alta definizione o 250 milioni di pagine di testo, superando di gran lunga la capacità degli attuali sistemi di memorizzazione digitale.Come ha avuto modo di spiegare Jagdish “Jay” Narayan, docente di Scienza e ingegneria dei materiali e direttore del National Science Foundation Center for Advanced Materials and Smart Structures della NC State, il successo è dovuto a un’innovativa tecnica di dopaggio selettivo, grazie al quale è possibile aggiungere in modo controllato le impurità al materiale di base.A livello nanometrico, infatti, si è riusciti ad aggiungere particelle di nichel a un substrato di ossido di magnesio in modo così preciso che il materiale risultante contiene cluster di atomi di nichel di non più di 10 nanometri quadrati, con una riduzione del 90 per cento rispetto alle attuali tecniche di dopaggio.“Invece di ottenere un chip da 20 gigabyte di dati, si potrebbe raggiungere addirittura un terabyte, circa 50 volte di più”, ha commentato Narayan, che firma l’articolo “The Synthesis and Magnetic Properties of a Nanostructured Ni-MgO System”, sulla rivista "JOM", organo ufficiale della Minerals, Metals and Materials Society.Ma l’immagazzinamento dati non è l’unico campo di possibili applicazioni: introducendo proprietà metalliche nella ceramica, è possibile sviluppare una nuova generazione di motori a combustione interna che potrebbero raggiungere economie di consumo inimmaginabili con i materiali convenzionali.E poiché ne risulterebbe migliorata anche la conducibilità termica del materiale, la tecnica potrebbe trovare applicazione nello sfruttamento di fonti di energia alternative, in particolare nella costruzione di pannelli fotovoltaici. (fc)

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